Una mattina di fine primavera, per le strade della nuova Milano, in una zona capace di mescolare verde e architettura, silenzi e rumori di un cantiere
Mi guardo intorno, respiro aria fresca, mi lascio coccolare dalle foglie, mi preparo per qualche fotografia
C’è un mondo intorno, vetri azzurri in cui perdersi, orizzonti da scoprire, vie da continuare a percorrere
In mezzo alle velocità di questa città che corre sempre, cosa c’è di più bello che restare bambina? forse per poco, forse per sempre.
Indosso i miei bijoux, le mie piccole creazioni, sono una parte di me, oggetti che nascono da materia che rinasce…Camere d’aria di bicicletta che diventano gioielli, accessori per sentirsi Donna
Poi ci sono loro, le mie magliette dipinte a mano, le mie All Star con il teschio messicano, il mio giubbino in ecopelle decorato con amore, ma anche i pantaloni lucidi e un paio di tacchi rossi da far girare la testa…Ma che avete capito, parlavo della loro eleganza…
Basta un dettaglio, una giacca per dare un nuovo volto a una camicetta un po’ formale…
Salgo e scendo scale, la vita cambia sempre la via da cercare…
Ho finito…è ora di andare
No…Non ho finito…Devo indicare al mondo dove stare, mi fermo per sentirlo parlare, mentre mi nascondo per farmi vedere
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